giovedì 12 giugno 2014

Il Passato

Sono i piccoli gesti che ti fanno star male, Una virgola al posto sbagliato, un accento mancato. Mille cicatrici sono peggio di un unico taglio e sai perchè? Perchè sei stata ferita più volte al posto di una. Pittosto uccidii con un colpo di pistola ma non pugnalari 20 volte. Sono piena di cicatrici nel cuore e sul corpo. Ho imparato a nascondere le prime. Le altre come si possono celare? Sotto vestiti larghi? Cappucci e trucco? Le mie cicatrici raccontano il mio passato, e per questo le odio. Non i è mai piaciuto parlarne ricordarlo. Al posto di studiare come era il mondo ieri perchè non ci preoccupiamo di come è il mondo oggi e di come sarà domani. Il passato non si può cambiare. Immodificabile. Abbiamo ancora tempo di sfuggire alle pugnalate e di evitare una cicatrice in più, un segno di ciò che è oggi, ma che domani sarà ieri. Un segno del passato. Voglio eliminare il mio corpo da tutti questi brutti indizi che mi legano a ciò che sono stata. Non che non mi sia piaciuto, ma che non mi è più utile. A cosa mi serve ricordare che un giorno sono caduta dalla bicicletta e mi sono sbucciata un ginocchio? A cosa mi serve ricordare di un bel gelato, ricompensa da parte del nonno di essermi comportata bene? Brutto o bello che sia il ricordo, è passato e ricordarlo fa male. Se brutto fa ale perchè soffri. Se bello fa male perchè non puoi più riviverlo. A cosa serve ricordarmi di delusioni o vittorie se il tempo inanto scorre. Vorrei poter riportare indietro il tempo per poter scappare dalle situazioni che mi hanno lasciato cicatrici, e poi tornare al presente, guardare dentro e fuori e non vedere niente. Nessun indizio. Ricominciare da capo. Magari una vita migliore.

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