sabato 14 settembre 2013

Commento personale sul romanzo "Siddharta"

Ciò che questo fantastico testo mi ha trasmesso, non è solo un insegnamento morale, ma una lezione di vita su come giudicare per essere giudicati, su come cercare la conoscenza, su come ascoltare, su come parlare, su come anche il più giovane degli uomini si possa ritrovare nel peccato.
Questo romanzo mi ha insegnato che non bisogna seguire nessuna dottrina o strada, ma affrontare per scoprire se stessi, perchè è solo nella ricerca di se stessi che si impara ad apprezzare tutto ciò che ci circonda.
Il viaggio in qui Siddharta mi ha trascinato, lentamente, mi ha insegnato che è vivendo che si impara, che volere fortemente è già una mezza conquista, che il vero potere non si trova nell'odio ma nella verità.
"Forse è questo ciò che impedisce di trovare la pace: le troppe parole".
Sono d'accordo col pensiero di Siddharta, perchè quando sto in silenzio, da sola con i miei pensieri, di cui tutti ignorano l'esistenza, riesco a sentire dentro di me un senso di pace, anzi la pace, la calma e la tranquillità.
Siddharta mi ha insegnato che bisogna vivere interamente la propria vita, commettendo errori ed imparando da essi, viaggiando e senza mai fermarsi presso alcun maestro, senza mai considerare definitiva alcuna acquisizione, perchè ciò che va cercato è il tutto; il tutto che si veste di mille esperienze.

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