venerdì 13 settembre 2013

L'amore

Il valore più importante al mondo è l'amore.
L'amore è fondamentale perchè qualsiasi essere vivente sulla Terra sente il bisogno di essere amato e di amare.
E' prezioso come un diamante di cristallo, va protetto e conservato.
E' materiale perchè s manifesta attraverso gesti e azioni.
E' un sentimento al quale non si può porre resistenza, al quale non si comanda, il quale viene dal profondo del cuore.
E' spirituale ed idealista.
E' magico e universale.
Molti poesti importanti ci hanno lasciato poesie al riguardo, considerando l'amore come un valore.
Tra questi ho avuto il piacere di conoscere Cecco Angiolieri, Guido Guinizzelli, Jacques Prevert, Bertolt Brecht e Dante Alighieri. Ognuno di loro con un'opinione diversa ed elaborata.
Cecco Angiolieri descrive l'amore come materiale, come un desiderio che ha bisogno di essere soddisfatto attraverso un oggetto: la donna. Ce lo dice in modo chiaro nella sua poesia; che la donna è solo e soltanto un oggetto che l'uomo può utilizzare per soddisfare il suo desiderio fisico.
Guido Guinizzelli da all'amore l'aggettivo spirituale poichè lui pensa che esso sia personificato dalla donna che lui stesso vede e descrive come un angelo delicato e prezioso, paragonabile al cielo, alle stelle, ai colori e ai fiori più belli e profumati.
Jacques Prevert racconta di un amore idealista ovvero giovane, quello dei giorni d'oggi, quello dei giovani e lo fa, dandoci l'immagine di questi due innamorati che si baciano davanti ad un portone senza vergogna di mostrare ai passanti ciò che provano. Per lui, l'amore è un momento magico, capace di trasportarci in una dimensione irreale.
Secondo Bertolt Brecht, l'amore è un sentimento a cui nessuno può porre resistenza e ce lo fa capire attraverso la sua poesia, formulata come canzone, dove racconta di una donna che attraverso gli insegnamenti della madre cerca di resistere agli uomini e all'amore, ma alla fine si lascia troppo andare presa da quella forte attrazione verso l'uomo che le piaceva.
Dante Alighieri, nel canto quinto della Divina Commedia, racconta dell'amore come peccato cosi grave da condannare gli innamorati a stare l'uno accanto all'altra senza potersi amare. Racconta di un amore fino al tradimento. Di un amore che fa male. Dell'amore come letteratura e dell'amore come dolore.
L'amore, è esattamente tutto ciò che questi poeti descrivono.
Ognuno di noi ha naturalmente le sue opinioni e le sue idee riguardo all'amore e questo anche grazie alle esperienze che ognuno di noi ha vissuto. Tutti siamo stati amati, siamo amati, amiamo e abbiamo amato. Tutti, o quasi, hanno avuto delle belle e brutte esperienze, che ci hanno insegnato molte cose importanti, che ci hanno fatto capire i nostri sbagli e quelli degli altri.
Anche io ho amato, amo, sono stata amata e sono amata.
Ho amato, ed amo tuttora, la mia nonna materna, morta ormai da due anni. Si chiamava Francesca. Era tutto ciò che mi rendeva felice, ciò che mi faceva sorridere, ridere, scherzare, giocare e amare. Era dolce, gentile, simpatica, timida, umile, unica e speciale. Insomma, è come se tutti gli aggettivi buoni presenti nella lingua italiana, fossero stati creati apposta per lei. Era l'amore in persona (l'amore personificato come dice Guinizzelli nella donna). Non riuscivi a farla arrabbiare e non riuscivi ad arrabbiarti con lei. Era proprio impossibile. I suoi occhi azzurri cielo e il suo viso pulito parlavano da soli. La guardavo e pensavo: "Come sarà senza di lei?" e poi mi rispondevo: "Non sarà". Non potevo vivere senza la mia nonnina. Era ed è la persona che più amo al mondo. Sapevo, come ovvio, che un giorno sarebbe arrivata la sua ora. Era malata. Ma io non ci volevo credere. La volevo con me, per sempre. Ma quando morì, non piansi. Non versai neanche una lacrima. Anzi, al suo funerale era venuta anche la mia migliore amica e forse a causa sua, mi scappò una risatina. Mi vergogno così tanto, ma così tanto, che se avessi il coraggio di uccidermi per poter andare in paradiso da lei e chiederle umilmente e con il cuore piangente "scusa", lo farei. Mi feci e mi faccio schifo. Non riuscivo a piangere. Non davanti a tanta gente. Sono sempre stata molto riservata e non mi è mai riuscito piangere in pubblico. Forse perchè considero questo una cosa privata. Una cosa personale.
Era come se per me non fosse accaduto. Come se lei non fosse morta veramente. Io la volevo ancora e non ero pronta a lasciarla andare. Era come se il giorno dopo sarei potuta andare a casa sua ed abbracciarla. Ogni tanto, prima di andare a letto, parlo con lei. In realtà faccio un monologo, ma io so che lei mi sta ascoltando. Piango, e piango, e piango. Mi manca da morire. Mi completava. So che è accanto a me. So che è ancora qui. Ne sono certa. Io l'ho sentita. Stavo dormendo nel mio letto, anzi, stavo cercando di addormentarmi. Ero chiusa in camera mia. Finestre e porte chiuse. Pensavo a mia nonna guardando fuori dalla finestra il cielo stellato e buio quando qualcosa mi sfiorò e mi spostò una ciocca di capelli dagli occhi. Mi girai di scatto e accesi la luce. Ero spaventata. Non vidi niente, nessuno. Feci fatica ad addormentarmi quella sera. Era lei? Era davvero lei? Se non lei, chi altro? Non dimenticherò mai quella notte. Voleva solo dirmi che lei c'era e che non se ne sarebbe mai andata. Con questa esperienza scoprì un altro lato dell'amore: il dolore.
Amo la mia famiglia, nonostante le frequenti litigata. Ma, ammetto che ho preferenze, probabilmente perchè alcuni mi sono stati più vicini nei momenti del bisogno. Adoro ed amo mia madre perchè è forte, coraggiosa, virtuosa, spettacolare, unica, favolosa, spaziale, bella e sempre pronta ad aiutare gli altri. Da e ha dato tutto per me, mio fratello e mia sorella. So che non smetterà mai di prendersi cura di me, e io mai di lei. Non si arrende mai. E' un pilastro, sempre presente e io la rispetto. Non potrei mai fare a meno di lei.
Amo i miei fratellini. Sono probabilmente le altre due persone, oltre mia mamma, di cui mi potrò sempre fidare. Grazie a loro, non sarò mai sola.
Amo mio padre, anche se non lo conosco bene, ma diciamo che lo conosco abbastanza. I miei hanno divorziato quando ero piccola e purtroppo non ho neanche un ricordo di loro insieme o di loro che si baciano. Comunque sia io lo amo e lui mi ama e secondo me, anche mia madre lo ama ancora un po'. Pochino. Perchè l'amore non è facile da cancellare.
Amo i miei nonni perchè sono persone da cui ho appreso e posso apprendere molto ancora.
Ho amato anche dei ragazzi nella mia vita, si. Un ragazzino alle elementari. Ora la considero una cosa da nulla, ma prima mi batteva forte forte il cuore al solo salutarlo o guardarlo negli occhi. Alle medie invece ho amato tre ragazzi che mi hanno amata solo per attrazione fisica. Ed ecco che conobbi l'amore superficiale. L'amore di Cecco Angiolieri. Ormai sono più matura e riesco a vedere più di un semplice bel fisico, più di una semplice persona. Vedo personalità, cuore, pensiero, mente, anima. Vedo qualcosa di più che mi fa battere il cuore ancora più forte di prima. Ho anche avuto relazioni a distanza. Molta distanza. Una telefonata era come se lui fosse qui, un testo era come un bacio, un video era come se lo incontrassi, un messaggio era come se ci toccassimo, con un semplice click vedevo il suo viso e con un altro lo facevo sparire. La sua faccia è migliaia di pixel ed un commento sulla mia pagina web non era abbastanza perchè era come se tutti e due fossimo stati innamorati della tecnologia. Fu una strana esperienza che mi insegnò a fidarmi di molte persone. Queste relazioni le ho avute con ragazzi che mi scrivevano dagli Stati Uniti, dal Canada i quali mi hanno insegnato la loro lingua e la loro cultura.
Ma un ragazzo. Uno in particolare. Il mio ragazzo. Il mio fidanzato attuale. Lui mia ha fatto vedere oltre lo schermo di un computer, oltre le parole scritte, oltre un video o un messaggio. Lui mi ha fatto innamorare di lui. Innamorare della voglia di incontrarlo. Innamorare del desiderio di scappare, prendere un volo e andare da lui. Vive in Norvegia. Si, abbiamo una relazione ha distanza da ormai 5 mesi. La relazione più lunga che io abbia mai avuto. E la gente mi chiede: "Ma come fai ad essere innamorata di lui? Non vi potete neanche toccare!".......C'è qualcosa di più del solo potersi toccare, baciare, del fare all'amore, C'è la voglia, il desiderio, la passione di volersi. Di volersi cosi tanto. Da impazzire. E probabilmente molti di voi non capiranno. Ma...è...inspiegabile quanto amore io provi per lui e lui per me. C'è qualcosa che va oltre il semplice poter stare insieme. Vi assicuro, che io e lui, siamo più uniti di quanto lo siano due fidanzati che stanno nella stessa scuola, due persone che vivono in casa insieme..
Non so più come spiegare alla gente che me lo chiede, che non è da pazzi. Ma se vi piace credere cosi, allora fate pure...sono pazza. E' l'amore che mi ha reso cosi. E' l'amore che provo per lui che mi ha trasformata.
Apprezzo tutti i lati dell'amore e imparo e memorizzo poichè ciò che ho commesso di giusto e sbagliuato mi sarà sempre utile in futuro.
Io credo che l'amore non sia solo un valore, un sentimento ed un momento magico, ma anche l'insegnate. L'insegnante da cui dobbiamo apprendere di più.

Desiree Fugazzola


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